Benvenuta nella gabbia delle scimmie by Kurt Vonnegut

autore:Kurt Vonnegut [Vonnegut, Kurt]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2023-02-27T00:00:00+00:00

RELAZIONE SULL’EFFETTO BARNHOUSE

Comincerò dicendo che sul luogo dove si nasconde il professor Arthur Barnhouse non ne so più di quanto ne sappia chiunque altro. Tolto l’unico, breve, enigmatico messaggio che mi lasciò nella cassetta delle lettere la vigilia di Natale, non ho più avuto sue notizie dal giorno della scomparsa, un anno e mezzo fa.

Inoltre, i lettori di questo articolo rimarranno delusi se si aspettano d’imparare in che modo possano ottenere il cosiddetto “effetto Barnhouse”. Se potessi e volessi rivelare quel segreto, sarei sicuramente qualcosa di più importante di un semplice docente di psicologia di medio livello.

Sono stato spinto a scrivere questa relazione perché ho svolto ricerche sotto la direzione del professore e perché sono stato il primo a sapere della sua stupefacente scoperta. Ma mentre ero uno dei suoi studenti non mi è stata mai offerta la possibilità di condividere la conoscenza di come si potevano liberare e dirigere le forze mentali. Erano informazioni che il professore non intendeva condividere con nessuno.

Vorrei far notare che l’espressione “effetto Barnhouse” è una creazione della stampa popolare e non è mai stata usata dal professor Barnhouse. Il nome che lui scelse per il fenomeno era “dinamopsichismo”, ovvero “forza della mente”.

Non posso credere che ci sia una persona civile che debba ancora essere convinta dell’esistenza di una simile forza, quando i suoi effetti devastanti sono ben visibili in ogni capitale. Penso che l’umanità abbia sempre avuto sentore dell’esistenza di questo tipo di forza. Era noto a tutti che certe persone sono più fortunate di altre con oggetti inanimati come i dadi. Quel che fece il professor Barnhouse fu dimostrare che quella “fortuna” era una forza misurabile, che nel suo caso poteva essere enorme.

Secondo i miei calcoli, il giorno in cui fece perdere le sue tracce il professore era circa cinquantacinque volte più potente di una bomba atomica come quella di Nagasaki. Non bluffava quando, alla vigilia dell’operazione Brainstorm, disse al generale Honus Barker: “Seduto qui a tavola, sono sicurissimo di poter distruggere qualunque cosa sulla terra, da Joe Louis alla Grande muraglia cinese.”

C’è una comprensibile tendenza a considerare il professor Barnhouse come una visitazione soprannaturale. La Prima chiesa di Barnhouse di Los Angeles ha una congregazione di migliaia di fedeli. Lui non è divino né come aspetto né come intelletto. L’uomo che disarma il mondo è celibe, più basso dell’americano medio, tarchiato e contrario a fare del moto. Il suo QI è 143, che è buono ma sicuramente non sensazionale. È assolutamente mortale, sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno e gode di ottima salute. Se ora vive solo, l’isolamento non gli darà troppo fastidio. Era timido e tranquillo quando l’ho conosciuto, e sembrava trovare più compagnia nei libri e nella musica che nelle sue amicizie all’università.

Né lui né i suoi poteri sono estranei alla sfera della Natura. Le sue radiazioni dinamopsichiche sono soggette a molte leggi fisiche note che si applicano nel campo delle radiazioni. Non c’è quasi nessuno che oggi non abbia sentito il ringhio di una “scarica Barnhouse” nel ricevitore del suo telefono.

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